[Riceviamo e pubblichiamo. Ieri 3 marzo 2013 il Galinho ha compiuto 60 anni. In due puntate il ricordo di Alesssandro Gori che qualche anno fa lo ha intervistato. La prima parte di questo articolo è maggiormente centrata sull’Udinese di quegli anni.]
Dieci anni fa, nel marzo 2003, mi trovavo in Giappone con una borsa di studio per giornalisti. Il Galinho – così era chiamato fin da ragazzino, quando zampettava sui campi da calcio magrissimo come un galletto – da pochi mesi era diventato selezionatore della nazionale nipponica con l’obiettivo di qualificarsi per il Mondiale tedesco del 2006, come poi accadde. Nei locali della Federcalcio si respirava un’aria nuova, tutti dicevano che Gico-san, come lo chiamavano laggiù, aveva portato un nuovo modo di lavorare.