Monthly Archives: April 2014

Senza fifa: la memoria di Vladimir Herzog contro Marin e la FIFA

[Qualche settimana fa Dario Falcini ha intervistato Ivo Herzog, figlio di Vladimir Herzog, giornalista assassinato nel 1975 in Brasile dalla polizia segreta della dittatura militare. Da deputato dello stato di San Paolo, José Maria Marin – ora alla guida della Federcalcio brasiliana e coordinatore dell’imminente mondiale – era parte del regime, e difese pubblicamente l’operato della polizia. L’audio dell’intervista è in calce.
C’entra questa storia con il pallone? E beh, intanto leggi…]

Ivo Herzog nella sede del sindacato dei giornalisti

Ivo Herzog nella sede del sindacato dei giornalisti

di Dario Falcini

La fotografia, la pesca, l’astronomia e i cavalli.

Nemmeno dieci anni assieme e Vladimir Herzog era riuscito a trasmettere al piccolo Ivo le grandi passioni di una vita. In una cosa però, da padre, aveva fallito: suo figlio del Palmeiras non voleva saperne. I suoi occhi si accendevano per il bianco e il nero Timao. Poi arrivarono gli anni ’80 e il Dottore con la sua democrazia fecero il resto: lui sarebbe stato per sempre del Corinthians.

Cinquanta anni fa, il 31 marzo del 1964. Vlado vide i carri armati attraversare Rio de Janeiro e rivisse i suoi primi anni, quelli della fuga. Viveva a Osijek nella Croazia jugoslava e il nazismo era ormai troppo vicino a lui e alla sua famiglia ebraica. Vent’anni dopo a San Paolo un nuovo regime entrava nella sua vita. Questa volta erano i generali di Castelo Branco che senza sbraitare troppo archiviavano il governo di Joao Goulart. Il copione sarebbe stato abusato negli anni: il paese fiaccato dalla stagnazione economica, il boicottaggio delle lobby, le manovre della CIA, la perversione per l’uomo forte. In Brasile aveva inizio la dittatura più longeva dell’America Latina. 21 anni e 5 governi militari cambiarono per sempre la storia del paese.

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Gestire il livore

[Una riflessione su “Voglio la testa di Ryan Giggs” di Rodge Glass, ma anche su “Zero a Zero” di Paolo Geremei di Fabrizio Gabrielli]

Copertina di Voglio la testa di Ryan Giggs

di Fabrizio Gabrielli

Dopo aver sfogliato l’ultima pagina di Voglio la testa di Ryan Giggs (di Rodge Glass, edito in Italia da 66thand2nd) mi è soggiunto un pensamento che avevo già fatto, nella solitudine dell’abitacolo mentre fuori pioveva tutto il cielo, di ritorno dalla visione di Zero a Zero, quel film di Geremei che probabilmente, se hai una passione per il fulbo, mi stai leggendo da dentro il GRA e non sei uno di quelli che per ragioni di campanilismo non guardano le cose della Roma come i musulmani molto ortodossi non addentano carne non halal, nove su dieci hai visto anche tu.

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