[Riceviamo e pubblichiamo. Ieri 22 marzo 2013 si è giocata la partita Croazia-Serbia valevole ai fini della qualificazione per la Coppa del Mondo FIFA 2014. Con Gori, cogliamo l’occasione per una inquadratura storica delle nota rivalità balcanica]
di Alessandro Gori
Grazie alla partita di ieri a Zagabria tra Croazia e Serbia, valevole per le qualificazioni ai Mondiali brasiliani del prossimo anno, si è momentaneamente destato l’interesse per le vicende balcaniche di cui, ormai da tempo, nessun mezzo di comunicazione parla più.
Improvvisamente, giornalisti da tutta Europa si sono materializzati al Maksimir, il celeberrimo stadio della capitale croata, per raccontare questo “primo” incontro tra i due nemici storici. Sono stati così tanti che l’inviato di Fútbologia non ha ricevuto un accredito dalla Federazione Croata. Da domani, poi, i Balcani torneranno come sempre nell’oblio. Tanto interesse è tuttavia comprensibile: gli aspetti sociali del calcio balcanico rappresentano un mondo peculiare, conosciuto anche per il ruolo che ha ricoperto allo scoppio della guerra.