Libro denso ma che si legge velocemente, “Ogni maledetta domenica” racconta otto storie di calcio messe insieme per la Minimum Fax da Alessandro Leogrande. L’idea del libro emerge chiara già dalla quarta di copertina: si tratta di raccogliere i “brandelli del calcio che rimane”.
Che rimane dagli sponsor onnipresenti, dalla televisione, dal farsi “sistema” dello sport di squadra più seguito dagli italiani.
Non un compito semplice, ma tanto più riuscito in quanto i racconti presentati vanno sistematicamente contro il modo classico di raccontare il calcio. Valga da esempio per tutti “Mario Balotelli: una visita guidata”, in cui Francesco Pacifico traccia un ritratto del giovane campione, oggi sempre sotto gli occhi di telecamere e fotografi più per i suoi gesti da “cattivo ragazzo” che per le giocate, partendo dalla nascita a Palermo e arrivando fino alla consacrazione in serie A, parlando però anche di difficoltà burocratiche, caratteriali, di una famiglia affidataria esemplare e di un cognome, Balotelli appunto, scelto e non toccato in sorte.
Certo, non tutti i racconti sono belli allo stesso modo, ad esempio il Milan berlusconiano tratteggiato in “Se il diavolo si vende l’anima” di Luca Mastrantonio non convince per stile e tematiche. Commuove invece “Quei binari davanti alla scuola” di Osvaldo Capraro: la descrizione di pochi attimi che hanno cambiato per sempre la vita di un vigile, colpito da un oggetto scagliato dal finestrino di un treno carico di ultras leccesi in transito a Monopoli.
Uno dei temi toccati dal libro è quello del viaggio. Per cercare campioni da far sbarcare in Italia, come nel caso di “Il cercatore d’oro” di Stefano Scacchi che descrive la vita di un osservatore di giovani calciatori e di un mondo parallelo a quello che poi finisce sui giornali, fatto di chilometri macinati per vedere un ragazzo in un paese sperduto del globo, e la fatica di tenerlo nascosto per non farselo soffiare da altre squadre.
E il viaggio personale alla ricerca della verità, o di qualcosa da capire, sulla morte di Gabriele Sandri. Racconto sulla lazialità che dice molto più delle banalità di cui spesso si rendono colpevolmente complici i media mainstream. Infine il viaggio continuo di Bora Milutinovic, lo “zingaro” del pallone raccontato con passione da Vittorio Giacopini nell’ultimo episodio del libro, “La geografia di Bora Milutinovic”.
Se mi è consentita però una preferenza personale, credo che il primo, fulminante racconto sulla curva della Cremonese valga da solo il prezzo del volume. “Un pomeriggio allo Zini” di Andrea Cisi è la storia che ogni frequentatore di curve di qualunque serie vorrebbe raccontare o sentirsi raccontare. Lo stile senza compromessi, le caratterizzazioni rapide, e che si imprimono nella memoria nonostante la brevità del racconto, ne fanno un piccolo gioiello.
In definitiva, Ogni maledetta domenica è un ottimo acquisto per chi pensa che la narrazione del calcio non debba proporsi solo attraverso siti, quotidiani sportivi e trasmissioni che a tutte le ore passano in TV ma che possa anche, e soprattutto, diventare ottima materia per bei libri.
Aggiornamento:
Il racconto “Mario Balotelli: una visita guidata” è disponibile integralmente su minima & moralia, blog di MinimumFax.
Ogni maledetta domenica
Otto storie di calcio
a cura di: Alessandro Leogrande
con racconti di: Andrea Cisi, Stefano Scacchi, Francesco Pacifico, Tommaso Giagni, Luca Mastrantonio, Osvaldo Capraro, Carlo Carabba, Vittorio Giacopini.
Prefazione di: Alessandro Leogrande.
Edizioni: Minimum Fax
ISBN: 9788875212445
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