Prendere in mano questo libro e leggere in quarta di copertina le righe che riporto dà subito l’idea di quello che aspetta il lettore:
“Nell’aprile del 2001, Dennis Tito, miliardario californiano, è volato verso la luna realizzando così il suo sogno: essere il primo turista spaziale della storia dell’umanità. Noi sulla luna ci siamo andati dozzine di volte prima di lui: quando Bresciani bucò Peruzzi e spezzò le ginocchia alla Juventus. Quando Barone fece passare quel pallone più in alto della barriera, in quella primavera trapanese del 1989. Finanche quando Matrone e Di Micheleespugnarono il “S.Nicola”. La nostra Soyuz è sempre stata il Foggia. Noi sulla luna ci siamo già stati. E ci torneremo. Questo è certo”.
Le tre voci del Collettivo Lobanowski parlano del Foggia, della loro passione per il calcio che, attraverso le vicissitudini delle maglie rossonere, si sviluppa e diventa vita vissuta e diventa racconto. Si parte dagli anni ’70 dell’infanzia di Lobanowski 1 e si arriva alla sciagurata finale play-off per la promozione in serie B: il sogno svanito ad Avellino e le lacrime di Lobanowski 3. In mezzo, le avventure in trasferta di Lobanowski 2, la scoperta di stadi mai visti prima, e un’argomentata invettiva contro l’idea di Foggia propagandata da mass media rintronati dal luccichio zemaniano.
Pur slegati tra loro, i racconti che compongono il romanzo creano nitido un quadro d’insieme in cui il calcio, la storia d’Italia e le storie individuali dei protagonisti si mescolano e portano il lettore allo stadio, nel cortile di un palazzo col pallone sotto braccio in attesa degli amici di sempre, davanti alla TV a seguire il telegiornale che parla della morte di Villeneuve o delle politiche di Margareth Thatcher, in trasferte che sono più che altro chilometri macinati e panini in autostrada, davanti alla televisione o in attesa di fronte a una radio che fa i capricci.
Diverso lo stile adottato dai tre membri del Collettivo. Venato di nostalgia Lobanowski1, più rabbioso Lobanowski2 che cita Gramsci e odia chi non parteggia, prima di partire in un’invettiva su Zemanlandia, infine Lobanowski3 che racconta la sua iniziazione giornalistica attraverso trasferte e dirette radiotelevisive improvvisate. Nonostante le differenze stilistiche, i tre concorrono in egual misura a creare la “voce” unica che accompagna il tifoso nella sua personale trasferta sulla luna.
Sì, sulla luna, perché il libro stesso è una piccola Soyuz, pronta a imbarcare gli appassionati che aspettavano un libro come questo: ben scritto e che trasuda passione vera da ogni pagina, con un numero sterminato di aneddoti e rimandi alla storia d’Italia che fanno subito scattare i ricordi del lettore e che portano a chiedersi “E io dov’ero?”
Un libro di storie che genera inevitabilmente altre storie, e sarebbe bello se anche in altre realtà i tifosi riuscissero a seguire l’esempio del Collettivo Lobanowski con blog e racconti scritti e pensati come si deve.
Juve o Milan? Meglio il Foggia
del Collettivo Lobanowski
Prefazione di: Darwin Pastorin
Editore: Rainoneeditore
ISBN: 8890177470
Blog: Meglio il Foggia
Il libro su Anobii