[A quelli che temono i tarallucci senza vino di Spagna-Croazia; a quelli che cercano chi ha lasciato il dito nella marmellata o ha le mani in pasta, e quindi non credono che sia una semplice coincidenza il recente colpo di mano all’italiano Mulino Bianco dello spagnolo Antonio Banderas, mi permetto di consigliare due articoli su Repubblica: il primo rigidamente informativo, il secondo distesamente commentante. L’Amaca di Michele Serra non convince in toto ma la conclusione è da meditare: “È un calcio che da quattro giorni non riesce a parlare d’altro che di un fantomatico ‘biscotto’ ai propri danni: perché è tipico degli immorali essere anche vittimisti: la colpa è sempre di qualcun altro.”
A tutti gli altri propongo, invece e modestamente, il pezzo qui sotto.]
Analizziamo le combinazioni che consentirebbero all’Italia di passare il turno e quelle che invece la vedrebbero fuori dal torneo.
ITALIA AI QUARTI:
– Se vince contro l’Irlanda e la Spagna batte la Croazia.
– Se vince contro l’Irlanda e la Croazia batte la Spagna.
– Se vince contro l’Irlanda e Spagna e Croazia pareggiano per 0-0.
– Se vince contro l’Irlanda con 3 gol di scarto o dal 4-2 in su, ma anche per 3-1 (in tal caso conterebbe il ranking Uefa che la vede davanti alla Croazia) e Spagna e Croazia pareggiano per 1-1.
– Se vince con qualsiasi punteggio contro l’Irlanda e Napolitano si mette il berrettino azzurro e fa la òla con vibrante ondeggiamento e patriottismo.
– Se vince con qualsiasi punteggio contro l’Irlanda e Monti esulta come Gassman ne I Mostri (episodio Che vitaccia), fermi restando – ça va sans dire – la grande serietà e il senso di responsabilità.
– Se vince con qualsiasi punteggio contro l’Irlanda e Massimo Ghini, in veste di calcistico erede di Bruno Pizzul e Carmelo Bene, appare alla Madonna, più lucente di Paola Ferrari (il genere di lucente è intenzionalmente lasciato nel vago).
– Se evita il complottismo e vince con qualsiasi punteggio contro l’Irlanda (vd. sul Dizionario Treccani adinato).
ITALIA A CASA:
– Se perde o pareggia contro l’Irlanda, indipendentemente dal risultato fra Spagna e Croazia.
– Se vince contro l’Irlanda ma Spagna e Croazia pareggiano per n-n, con n >= 2 (qui conta la differenza reti negli scontri diretti, vd. sotto criterio b).
– Se Cassano apre bocca per parlare.
– Se Cassano apre bocca per sbadigliare, ma non si copre con la mano (non veniamo eliminati per maleducazione, ma per lo spavento causato dall’ambiguità dell’apertura di bocca, interpretabile anche come intenzione di parlare).
– Se Cassano apre bocca per mangiare, ma non lo dichiara prima con inequivocabile gesto (per la stessa logica di sopra).
Ricordo in conclusione che, secondo il regolamento Uefa, se due o più squadre hanno gli stessi punti al termine delle partite della fase a gironi, si applicano a scalare i seguenti criteri per determinare le posizioni:
a) maggiore numero di punti ottenuti nelle partite giocate tra le squadre in questione.
b) migliore differenza reti derivante dalle partite giocate tra le squadre in questione.
c) maggior numero di gol realizzati nelle partite giocate tra le squadre in questione.
d) se, dopo avere applicato i criteri da a) a c), le due squadre sono ancora appaiate, i criteri da a) a c) si applicano esclusivamente alle partite tra le due squadre in questione al fine di determinare la classifica finale delle due squadre. Se tale procedura non dovesse produrre un verdetto, si applicano i criteri da e) a i) nell’ordine dato.
e) migliore differenza reti in tutte le partite della fase a gironi.
f) maggiore numero di gol segnati in tutte le partite della fase a gironi.
g) posizione nella classifica UEFA per coefficiente delle squadre nazionali.
h) fair play delle squadre (fase finale del torneo).
i) sorteggio.
j) se la moneta del sorteggio s’incastra nelle assi di legno del pavimento si passa al criterio “chi è più manzo” tra i giocatori delle due squadre (escluso De Rossi, per il punto h: il fair play prevede ovviamente di non schierare l’irresistibilissimo bandito romantico di praziana memoria).
k) se la moneta del sorteggio scompare in un wormhole a causa di effetti quantistici provocati dai calciatori spagnoli del quantistico Barça (secondo quanto spiegato da Sandro Modeo) si passa al criterio “chi è più manzo” tra i giocatori delle due squadre (sempre escluso De Rossi, vd. sopra).
l) se alla moneta del sorteggio accade qualsiasi altro accidente ulteriore a quanto descritto in j) e k) e la manzità italiana alle condizioni sopra esposte non prevale, ci giochiamo il bandito romantico. E non ce n’è per nessuno, ovviamente. Ma si passa il turno se e solo se Cassano vestito da cowboy canta YMCA con De Rossi sulla schiena (non possiamo far vestire da indiano quest’ultimo, nonostante le pressanti richieste, perché le violazioni seppur generosamente antiomofobe al criterio h, già ricordato, non possono essere troppo estese).
no, cavoli, stavo concentrata sul punto d (ho impiegato meno tempo a capire il fuorigioco :-)!), quando ho intravisto nel campo visivo la parte superiore della foto, e un tatuaggio che pure su sponda laziale si riconosce al volo, e mi son persa…!
e però subito dopo ho pensato non solo che Michele Serra ha proprio ragione, ma anche che spagnoli e croati sono dei grandi a non aver nemmeno accennato alla possibilità di una torta alle mele italo-trifoglia, visto che il Trap allena l’Irlanda…