Author Archives: johngrady

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Non sono un cuoco, ma so cucinare.

Paolo Sollier

Paolo Sollier 
(Chiomonte, 1948)

Piemontese, la sua carriera di calciatore parte dalla serie C con Cossatese e Pro Vercelli e lo porta fino alla massima serie col Perugia di Ilario Castagner.

Personaggio suo malgrado, molto noto negli anni ’70, il suo essere calciatore professionista e militante di Avanguardia Operaia ne fa una delle figure più discusse in un ambiente anche all’epoca piuttosto ingessato e conformista. Continue reading

Juve o Milan? Meglio il Foggia

Prendere in mano questo libro e leggere in quarta di copertina le righe che riporto dà subito l’idea di quello che aspetta il lettore:

“Nell’aprile del 2001, Dennis Tito, miliardario californiano, è volato verso la luna realizzando così il suo sogno: essere il primo turista spaziale della storia dell’umanità. Noi sulla luna ci siamo andati dozzine di volte prima di lui: quando Bresciani bucò Peruzzi e spezzò le ginocchia alla Juventus. Quando Barone fece passare quel pallone più in alto della barriera, in quella primavera trapanese del 1989. Finanche quando Matrone e Di Micheleespugnarono il “S.Nicola”. La nostra Soyuz è sempre stata il Foggia. Noi sulla luna ci siamo già stati. E ci torneremo. Questo è certo”.

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John Foot

foto di John FootJohn Foot
(Londra, 1964)

Storico inglese specializzato in storia Italiana, attualmente insegna Storia Moderna italiana allo University College of London. I suoi studi spaziano dai moti migratori post bellici fino alla stagione del terrorismo.
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Valerio Mastandrea

Valerio Mastandrea
(Roma, 1972)

Valerio ha letto la scheda ufficiale preparata da Fútbologia e ha deciso che non gli piaceva.

Per questo ha scritto di suo pugno una auto-bio.

“Attore. A teatro e al cinema. In televisione molto meno.
Regista. Una volta sola. Per un corto sulla media nazionale dei morti sul lavoro in Italia.
Scrittore. Col nome falso Saverio Mastrofranco che deresponsabilizza il giusto.
Su twitter. Senza mai promuovere il suo lavoro.
Nasce zemaniano. Muore con l’addio di Luis Enrique. Resuscita sempre zemaniano.

Ed è proprio l’approccio zemaniano del team di fútbologia che lo ha convinto ad aderire al progetto. Anche se questa parola, ancora oggi, lo fa stare male.”