Lo stadio con dentro uno stadio

Ci siamo resi conto di cosa sia, questo stadio dentro lo stadio, solo quando il nostro settore l’hanno dichiarato “inagibile”.
Vista così, vuota e pulita, ci sembra impossibile essere rimasti per quattro anni in Curva Sud sotto la telecamera di Sky con qualsiasi condizione atmosferica.

– E ti ricordi la volta dell’Inter?
– Oddio, la volta della pioggia orizzontale… e come te la dimentichi?
– Pioggia, due pappine, e pieno di stronzi interisti che non chiudevano l’ombrello.

Durante il riscaldamento invidiamo quelli della nord che tornano a tifare dopo tutti questi mesi di assenza. Il primo coro non lo sentivamo dallo scorso anno:
“For-za Ca-glia-ri!”
L’applauso parte spontaneo da tutti i settori.

Dura poco, la luna di miele con gli ultras: gli anziani non sopportano i cori contro gli sbirri. Noi siamo scettici quando cantano “sindaco di merda”, troppo recente la vittoria elettorale, le risate per aver battuto la destra. Abbiamo la nostra luna di miele da terminare, ma dobbiamo capirlo da soli, non ci va che siano loro a dirci quando è ora.

All’uscita vediamo gli ospiti. Aspettano un pulmino da autonoleggio che li porti via dalla gabbia metallica dalla quale hanno visto la loro squadra beccarne tre. Hanno felpe con la scritta CESENA, e si godono il sole.

 

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