Category Archives: Fútbologia

L’Espanyol, figlio di un dio minore

[Riceviamo e pubblichiamo]

di Antonio Moschella

«Lo mejor de Barcelona, es ser del Espanyol» (Il meglio di Barcellona è essere dell’Espanyol) . Con queste parole, alternate a lacrime singhiozzanti, Luis Garcia chiudeva la sua conferenza stampa di addio alla squadra catalana. Lui, da poco eletto capitano, lasciava Barcellona dopo 6 stagioni di alti e bassi, ma nelle quali aveva potuto apprezzare un sentimento sconosciuto ai più. Si perché non esiste un senso di appartenenza così viscerale verso un club che vive da sempre all’ombra del Barcellona, la realtà che ora sta scrivendo un capitolo indimenticabile della storia del calcio mondiale.

Tifo Espanyol - Barcellona biancoazzurra Continue reading

Calcio e intertestualità

[Questo articolo di Jumpinshark è stato pubblicato in cartaceo nell’ultimo numero di Orwell, l’inserto culturale di Pubblico. Qui on steroids e multimediato come piace a lui, NDR]

foto della rabona di Diego

Antonin Panenka inventa la cosa e la parola con il rigore decisivo della finale Germania Ovest-Cecoslovacchia agli Europei 1976. Non importa che tirasse in quel modo particolare da almeno due anni: i suoi “testi”, in un’epoca di calcio molto meno televisivo, erano conosciuti solo da pochissimi “lettori” (i tifosi del Bohemians e qualche avversario), non facevano parte del Canone. Continue reading

Un anno senza Sócrates (parte 2)

[Seguito del reportage in due parti dedicato al Doutor. La prima parte qui]

Per tutti noi, fútbologi di ogni risma e provenienza, il Dottor Sócrates è una stella fissa. Un punto di riferimento, un’ispirazione.
Pubblicare un omaggio, nei giorni in cui ricorre il primo anniversario della scomparsa, è obbligatorio. Con i dettagli e la passione di Alessandro Gori, o Magrão riceve il tributo che merita.
Le divinità del fútbol ne abbiano tutta la cura necessaria.
La democrazia è un colpo di tacco.

La Redazione

foto di Sócrates, una mano sul cuore

di Alessando Gori

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Un anno senza Sócrates (parte 1)

Per tutti noi, fútbologi di ogni risma e provenienza, il Dottor Sócrates è una stella fissa. Un punto di riferimento, un’ispirazione.
Pubblicare un omaggio, nei giorni in cui ricorre il primo anniversario della scomparsa, è obbligatorio. Con i dettagli e la passione di Alessandro Gori, o Magrão riceve il tributo che merita.
Le divinità del fútbol ne abbiano tutta la cura necessaria.
La democrazia è un colpo di tacco.

La Redazione

foto di Sócrates che fa stretching con (Leovegildo Lins da Gama) Júnior

Sócrates fa stretching con (Leovegildo Lins da Gama) Júnior

[Il reportage è diviso in due parti. La seconda parte sempre su questo blog, a un anno esatto dalla scomparsa del Doutor]

di Alessando Gori

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Calcio a pochi BIT [parte 2]

[Riceviamo e pubblichiamo. Si conclude con questa innecessaria disamina sugli aspetti etnografici e guerrafondai di SWOS il racconto del futbol pixelato dell’autore di “Sforbiciate”. La prima parte la trovi qui]

di Fabrizio Gabrielli

Oggi, a ripensarci, mi sembra cristallino che gli aspetti di SWOS che più colpivano l’immaginario dei suoi giocatori, o almeno il mio, che ne vellicavano le vis più squisitamente intellettuali, fossero solo contingentemente calcistiche. E c’è di più: solo contingentemente videoludiche.

Contingenze Videoludiche

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Calcio a pochi BIT [parte 1]

[Riceviamo e pubblichiamo. Siamo molto felici di presentarvi un breve, lacunoso e umorale compendio del videogioco futbolistico d’antan, in due puntate, dall’autore di “Sforbiciate”]

di Fabrizio Gabrielli

Forse, negli anni Ottanta e Novanta, eravamo tutti meno esigenti in termini di realismo. E se giuocare il calcio su uno schermo significava demandare una grossa responsabilità all’inventiva, alla fantasia, alla creatività che solo dieci anni prima si reclamava al potere, tanto meglio.

Non so voi, ma io ci son stati tempi barbini in cui mi sono esaltato per Emlyn Hughes International Soccer: ventidue blocchi cristallizzati di pixel che sgambettavano rigidi su prati ultrasintetici con la fluidità di un omino della Lego. Il pallone, un polilatero più che una sfera, rimbalzava sulle teste coi tloc sordi di SuperMario (quello originale, che non sforbiciava né bestemmiava) quando schiaccia l’avversario. Il marcatore, messo a segno un goal, correva adirato verso la parte bassa dello schermo, sventolando il braccio destro in un gesto più dell’ombrello che non di vera esultanza. Il pubblico, sulle gradinate, sembrava una manciata di patate grigie, terrose.

Tortelloni vs Leclerc, connubio promozionale

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Pierpasolini – di Paolo Sollier

[Dopo articoli, commenti, tweet, immagini che da anni citano Pasolini alla cazzo-di-cane, mi è tornato in mente un brano letto il 3 novembre durante #fútBOlogia12]

foto - Pasolini calciaCome il volo di avvoltoi sul Pierpasolini. Tra tutti quelli che sanno tutto mi sento un po’ ignorante a non saperne quasi niente. Ho visto un suo solo film, “Porcile”, e mi è piaciuto.

Ho letto qualche sua poesia. Quella famosa dei poliziotti figli di proletari, antenata del Sindacato di polizia, è bella ma falsa. Nessuno se l’è mai presa col singolo poliziotto, con uno che probabilmente ha dovuto scegliere fra divisa e fame, ma con la polizia che difende il potere a manganellate e lacrimogeni in faccia. Quella poesia da una parte dipinge gli studenti come ‘figli di papà’, senza domandarsi cosa veramente siano questi studenti, cos’è il loro sessantotto, come scardinano i dogmi borghesi; dall’altra umanizza la polizia in singoli poliziotti, senza chiedersi cos’è nel suo insieme.

Non ho letto libri suoi; qualche articolo, qualcuno me ne ha parlato. Ma le sue provocazioni, l’intuito che ci metteva, mi piacevano.

Comunque lui resta sfondato da una macchina e preso in giro. Come un pittore dopo morto, i suoi quadri o cerchi o parole o scarabocchi moltiplicano il valore. C’è chi vende, chi compera e chi fa il mediatore.

[Tratto da “Calci, sputi e colpi di testa”, 1976, Paolo Sollier]

#futBOlogia12 secondo noi

Premessa: «non è il caso di farsi i pompini a vicenda» (cit. Mr Wolf), ma nemmeno essere troppo modesti. Il debutto è andato bene. Molto, da ogni punto di vista.

È stato faticoso, un eccezionale sforzo collettivo, ma lo avevamo promesso: «un giorno intero a parlare di pallone».
Ora siamo pronti per «andare in analisi»

foto di Paolo Sollier con Marino Bartoletti (e São Pedrinho)

Paolo Sollier con Marino Bartoletti (e São Pedrinho)

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Ci siamo, il Comunicato stampa, Massimiliano Bonini e altro

“Futbologia 2012, Un giorno intero a parlare di pallone” è il titolo.

Il programma è fatto, il dado è tratto. Ci siamo.

Mercoledì c’è stata una conferenza stampa in Palazzo D’Accursio a Bologna: Luca Wu Ming 3 ed io, con gli assessori Ronchi e Rizzo Nervo, abbiamo presentato la giornata del 3 novembre e i progetti futuri. È disponibile il Comunicato Stampa in formato PDF.

La giornata sarà dedicata alla memoria di Massimiliano Bonini, anima negli anni zero del Covo Club e straordinario animatore culturale a Bologna, appassionato di pallone e cultura british, nostro caro amico. Scomparso quasi tre anni fa.

Salvo clamorosi intoppi tecnici, il convegno sarà trasmesso in live streaming (il link su questo blog domani). Inoltre registreremo e documenteremo tutto per potere pubblicare gli atti.

Tutti siete invitatati a venire con il vostro corpo domani in Salaborsa a partire dalle 10.00, al Bartleby dalle 18.30. Un giorno intero a parlare di pallone, «senza fare gli intelligentoni, ma con intelligenza, possibilmente». E a gratis.

C_

Qui Pavia, a voi Bologna!

[Pubblichiamo un breve resoconto delle giornate fútbologiche organizzate dalla Cellula Pavese. I nostri migliori auguri a chi ha vinto la coppa, e il nostro grazie a chi ha contribuito alla giornata bolognese. Vi aspettiamo tutti il 3 novembre a Bologna]

di Alessandro Villari

Se Pietro Pace e Salvatore Brancatello avessero in casa un caminetto, domenica sera avrebbero potuto posarvi il I Trofeo Pavia Fútbologica, conquistato grazie a un goal di Nani allo scadere di una finale che difficilmente avremmo potuto immaginare più equilibrata. Le recriminazioni non sono mancate, così come gli episodi da moviola visti e rivisti sul grande schermo del proiettore: non ci siamo fatti mancare niente.

Sarà lui? La somiglianza c’è…

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Totti e la fisica del “cucchiaio”

[Riceviamo e pubblichiamo dalla redazione di Lancillotto e Nausica, rivista scientifica italiana di critica e storia dello sport, una breve analisi fútbologia-scientifica del famoso gesto – che fu di Panenka – in apologo Tottiano. Aggiungiamo noi che di “cucchiai” se ne contano tanti, la differenza è tutta nel quando lo fai]

di Paolo Ogliotti, direttore di Lancillotto e Nausica

foto di Totti - il cucchiaio a Van Der Sar

Francesco Totti - il “cucchiaio” a Van Der Sar

La differenza tra “cucchiaio” e “pallonetto” risiede nella dimensione temporale.

Il “pallonetto”consiste semplicemente nel dare una componente ascensionale alla traiettoria, nell’accompagnare dolcemente il proietto a scavalcare l’ostacolo. Per quanto riguarda i tempi, il pallonetto è puntuale, arriva giusto. Il “cucchiaio” arriva dopo.

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3 Novembre 2012 – il Programma

Fútbologia 2012


Mattino

10.00 Ingresso pubblico, introduzione a cura dell’Associazione Fútbologia, con Luca di Meo (Wu Ming 3) e Christiano Presutti (xho)

11.30 con John Foot, la genesi di “Calcio”, storia ed evoluzione della scrittura sul Calcio in Italia e all’estero (e domande dal pubblico a seguire)

Pomeriggio

14.30 Valerio Mastandrea intervista Paolo Sollier (e dibattito a seguire)

16.00 Proiezione de “Il Mundial Dimenticato – La vera incredibile storia dei Mondiali di Patagonia”, un film di Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni (con autori in sala)

Chiusura convegno ore 18.30 e trasferimento al Bartleby.

19:30 Presentazione del film e dibattito con Lorenzo Garzella e Filippo Macelloni

Sera

22.30 Festa di chiusura presso Bartleby. Bar sport con northern soul e altre musiche fútbologiche con dj Wu Ming 5

 

Luoghi

Auditorum Enzo Biagi, Biblioteca Salaborsa, Bologna
Piazza Nettuno, 3
Bologna
bibliotecasalaborsa.it

Bartleby
Via S. Petronio Vecchio 30/A
Bologna
bartleby.info

I luoghi su google maps.
L’evento su Facebook.

 

Conferenza stampa

Il 31 Ottobre ore 12.00 con Alberto Ronchi (Assessore Cultura, Politiche Giovanili e Rapporti con l’Università) e Luca Rizzo Nervo (Sanità e Integrazione Socio-Sanitaria, Sport e Coordinamento Quartieri) in Sala Savonuzzi di Palazzo D’Accursio, Piazza Maggiore, Bologna.

 

L’evento del 3 Novembre è dedicato alla memoria di Massimiliano Bonini, al secolo Dj Mass.

Supporters Trust

[Riceviamo e pubblichiamo da Fulvio Paglialunga, giornalista e conduttore di Ogni benedetta domenica su RAI WebRadio wr8. È stato a Taranto per un convegno su Supporters Trust]

di Fulvio Paglialunga

Qui saltano i sinonimi: non si può più sostituire la parola tifosi con spettatori. Qui si accartocciano slogan: “Il [nome di squadra a piacere] siamo noi”, costantemente cantato in stadi sempre più spogli, diventa realtà, non un-coro-e-basta. E forse c’è meno spazio per falsi ricchi – che del calcio fanno un po’ che vogliono, millantando soldi che non si vedono e cianciando di strategie estemporanee – e ricchi scemi – che per fare del calcio ciò che vogliono, sperperano, lasciano poi il pallone sgonfio e vanno via, con le casse vuote.

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