Monthly Archives: November 2012

Maradona, Messi e la Matematica

[Riceviamo e pubblichiamo. Paolo Castaldi, illustratore e fumettista, autore della graphic novel “Diego Armando Maradona”, ci ha inviato questo pezzo accorato sull’impossibile – eppur sempre a la page – confronto Maradona–Messi. Con una bellissima tavola originale a corredo. Il tutto ammantato di un po’ di enfasi napolista e Diego-oriented. Ma ci sta, è il fútbol.]

di Paolo Castaldi

La matematica, come ben sappiamo, non è un’opinione. O almeno così mi hanno sempre insegnato.
Tra l’altro io odio la matematica fin da quando mi avevano dato il quaderno in prima elementare con la sovracopertina rossa. Avete presente quelle di plastica che servono per non rovinare la carta con patacche di yogurt e banane spappolate dimenticate incautamente in cartella? Ecco quelle lì.

Numeri - tavola originale di Paolo Castaldi per Fútbologia

Numeri – tavola originale di Paolo Castaldi per Fútbologia (link alta risoluzione in fondo)

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Parlare fútbologo: appuntamenti della settimana

Vi segnaliamo due appuntamenti fútbologici che ci vedranno impegnati questa settimana tra Bologna e Cagliari.

Giovedì 29 alle ore 18.30 in via San Petronio Vecchio 30/A a Bologna, insieme ai ragazzi del Bartleby, presenteremo “Il manuale del calcio” di Agostino Di Bartolomei [Fandango Libri, 2012]. Trovate tutte le info e l’evento sulla pagina Facebook.

Saranno presenti Luca Di Bartolomei (figlio di Agostino e curatore della pubblicazione), Davide Reviati (illustratore), Luca Di Meo (aka Wu Ming 3) e Christiano Xho Presutti.
Al Bartleby a Bologna.

La copertina del libro

 

Mercoledì 28 invece Fabrizio aka JohnGrady presenterà la serata “Il mercoledì di coppa: calcio, libri e rutto libero” insieme al giornalista Gianni Zanata. L’evento, organizzato dalla libreria MieleAmaro, prevede chiacchiere calcistiche, letture, musica e aperitivo. L’appuntamento è alle 21:00 allo University Café in via Caprera a Cagliari.

La locandina dell'evento

Entrambi gli appuntamenti saranno un’ottima occasione per parlare di pallone in generale e di Fútbologia in particolare, e per fare la tessera e diventare così fútbologi e fútbologhe sotto la protezione di São Pedrinho.

La passione per il Celtic

[Riceviamo e pubblichiamo]

di Alessandro Gori

Molti sono rimasti colpiti dopo aver visto in televisione ciò che è accaduto qualche settimana fa al “Celtic Park” di Glasgow. A sorpresa i biancoverdi hanno sconfitto per 2-1 i piccoletti del Barça, nonostante un assedio blaugrana costante quanto sterile, accompagnato da statistiche scandalose: 23 tiri contro 5, due pali, possesso palla devastante (89% a 11%), 955 passaggi a 166, vari salvataggi del portiere Forster.

Gli spalti del Celtic Park

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Calcio a pochi BIT [parte 2]

[Riceviamo e pubblichiamo. Si conclude con questa innecessaria disamina sugli aspetti etnografici e guerrafondai di SWOS il racconto del futbol pixelato dell’autore di “Sforbiciate”. La prima parte la trovi qui]

di Fabrizio Gabrielli

Oggi, a ripensarci, mi sembra cristallino che gli aspetti di SWOS che più colpivano l’immaginario dei suoi giocatori, o almeno il mio, che ne vellicavano le vis più squisitamente intellettuali, fossero solo contingentemente calcistiche. E c’è di più: solo contingentemente videoludiche.

Contingenze Videoludiche

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Calcio a pochi BIT [parte 1]

[Riceviamo e pubblichiamo. Siamo molto felici di presentarvi un breve, lacunoso e umorale compendio del videogioco futbolistico d’antan, in due puntate, dall’autore di “Sforbiciate”]

di Fabrizio Gabrielli

Forse, negli anni Ottanta e Novanta, eravamo tutti meno esigenti in termini di realismo. E se giuocare il calcio su uno schermo significava demandare una grossa responsabilità all’inventiva, alla fantasia, alla creatività che solo dieci anni prima si reclamava al potere, tanto meglio.

Non so voi, ma io ci son stati tempi barbini in cui mi sono esaltato per Emlyn Hughes International Soccer: ventidue blocchi cristallizzati di pixel che sgambettavano rigidi su prati ultrasintetici con la fluidità di un omino della Lego. Il pallone, un polilatero più che una sfera, rimbalzava sulle teste coi tloc sordi di SuperMario (quello originale, che non sforbiciava né bestemmiava) quando schiaccia l’avversario. Il marcatore, messo a segno un goal, correva adirato verso la parte bassa dello schermo, sventolando il braccio destro in un gesto più dell’ombrello che non di vera esultanza. Il pubblico, sulle gradinate, sembrava una manciata di patate grigie, terrose.

Tortelloni vs Leclerc, connubio promozionale

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Pierpasolini – di Paolo Sollier

[Dopo articoli, commenti, tweet, immagini che da anni citano Pasolini alla cazzo-di-cane, mi è tornato in mente un brano letto il 3 novembre durante #fútBOlogia12]

foto - Pasolini calciaCome il volo di avvoltoi sul Pierpasolini. Tra tutti quelli che sanno tutto mi sento un po’ ignorante a non saperne quasi niente. Ho visto un suo solo film, “Porcile”, e mi è piaciuto.

Ho letto qualche sua poesia. Quella famosa dei poliziotti figli di proletari, antenata del Sindacato di polizia, è bella ma falsa. Nessuno se l’è mai presa col singolo poliziotto, con uno che probabilmente ha dovuto scegliere fra divisa e fame, ma con la polizia che difende il potere a manganellate e lacrimogeni in faccia. Quella poesia da una parte dipinge gli studenti come ‘figli di papà’, senza domandarsi cosa veramente siano questi studenti, cos’è il loro sessantotto, come scardinano i dogmi borghesi; dall’altra umanizza la polizia in singoli poliziotti, senza chiedersi cos’è nel suo insieme.

Non ho letto libri suoi; qualche articolo, qualcuno me ne ha parlato. Ma le sue provocazioni, l’intuito che ci metteva, mi piacevano.

Comunque lui resta sfondato da una macchina e preso in giro. Come un pittore dopo morto, i suoi quadri o cerchi o parole o scarabocchi moltiplicano il valore. C’è chi vende, chi compera e chi fa il mediatore.

[Tratto da “Calci, sputi e colpi di testa”, 1976, Paolo Sollier]

A l’è bela, Superga

[Riceviamo e pubblichiamo: un fotoracconto di Yamunin che è salito per Fútbologia in cima alla collina di Superga. Ha scritto questo e altro in uno dei suoi Diari di zona]

di Luigi Chiarella aka Yamunin

Superga è ora per me quel luogo che si può raggiungere pedalando per poco più di mezz’ora su una strada sterrata che costeggia il Po e poi, raggiunto il ponte del Bajno sul confine di Torino con San Mauro, camminando in salita per un’ora e mezzo lungo il sentiero 29. Fra alberi immersi nella nebbia , urla di pirati e stridio di freni con ciclisti in caduta libera tra rami e pietre rotolanti. Castagni e faggi, odori e rumori del sottobosco.

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#futBOlogia12 secondo noi

Premessa: «non è il caso di farsi i pompini a vicenda» (cit. Mr Wolf), ma nemmeno essere troppo modesti. Il debutto è andato bene. Molto, da ogni punto di vista.

È stato faticoso, un eccezionale sforzo collettivo, ma lo avevamo promesso: «un giorno intero a parlare di pallone».
Ora siamo pronti per «andare in analisi»

foto di Paolo Sollier con Marino Bartoletti (e São Pedrinho)

Paolo Sollier con Marino Bartoletti (e São Pedrinho)

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Terni

[Riceviamo e pubblichiamo un racconto di curva ambientato durante Roma-Juventus della scorsa stagione. In via eccezionale pubblichiamo un intero racconto in dialetto, il romano lo capiamo un po’ tutti. Non ci chiedete di farlo di nuovo. E, come d’abitudine, non forniremo la traduzione dei termini regionali]

di @Sandrosen1

foto tifosi RomaCome tutte le domeniche, pure ‘sto Roma-Juve allo stadio viene Terni. Cioè noi lo chiamamo Terni, ma in realtà lui de Terni nun è, ma parla co’ ’n accento strano, ar limite der burino, quindi pe’ noi tutti è Terni.

Uno d’altri tempi, un romanista vero: nonostante pe veni’ allo stadio deve fa’ ‘na sessantina de chilometri, lui ce sta sempre, piove nevica fa freddo c’è l’afa. Terni c’è. Sempre.

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Fútbologia in prima persona

[Riceviamo e pubblichiamo da Fulvio Paglialunga, giornalista e conduttore di Ogni benedetta domenica su RAI WebRadio wr8. È stato a Bologna per “Un giorno intero a parlare di pallone” e ce lo racconta]

di Fulvio Paglialunga

immagine dei Tweet di Ogni Bendetta Domenica

Alcuni tweet di @ognibendomenica

Devo scrivere in prima persona. Non per dare un tono a me che scrivo. Per restituire qualcosa a Fútbologia. Per rivivere attimi che certo non racconto nel dettaglio (altri lo faranno, istituzionalmente meglio deputati).

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Ci siamo, il Comunicato stampa, Massimiliano Bonini e altro

“Futbologia 2012, Un giorno intero a parlare di pallone” è il titolo.

Il programma è fatto, il dado è tratto. Ci siamo.

Mercoledì c’è stata una conferenza stampa in Palazzo D’Accursio a Bologna: Luca Wu Ming 3 ed io, con gli assessori Ronchi e Rizzo Nervo, abbiamo presentato la giornata del 3 novembre e i progetti futuri. È disponibile il Comunicato Stampa in formato PDF.

La giornata sarà dedicata alla memoria di Massimiliano Bonini, anima negli anni zero del Covo Club e straordinario animatore culturale a Bologna, appassionato di pallone e cultura british, nostro caro amico. Scomparso quasi tre anni fa.

Salvo clamorosi intoppi tecnici, il convegno sarà trasmesso in live streaming (il link su questo blog domani). Inoltre registreremo e documenteremo tutto per potere pubblicare gli atti.

Tutti siete invitatati a venire con il vostro corpo domani in Salaborsa a partire dalle 10.00, al Bartleby dalle 18.30. Un giorno intero a parlare di pallone, «senza fare gli intelligentoni, ma con intelligenza, possibilmente». E a gratis.

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